La resistenza creativa dei giovani in Colombia
Al Centro Afro di Tumaco, i bambini e i giovani della regione cercano insieme alternative creative alla mancanza di prospettive e alla violenza, con il sostegno della cooperante di Comundo Ulrike Purrer. Il Coronavirus rende però tutto più difficile.
La situazione attuale
Da pochi giorni, per proteggersi dal Coronavirus, è stato decretato il coprifuoco in tutto il paese. Per la prima volta, anche il Centro Afro ha dovuto chiudere. Per i giovani di Tumaco, questo significa vivere per tre settimane nelle loro piccole casette di legno senza nessun comfort, senza giochi né libri. I loro genitori non potranno uscire per guadagnare da vivere. Come affrontare questa enorme sfida? Parola a Ulrike Purrer.
L'importanza del Centro Afro
«Neisy ed io eravamo nel bel mezzo di un seminario per giovani leader qui a Tumaco quando ha scoperto che i soldati avevano sparato a suo fratello per strada - riferisce Ulrike Purrer -. Neisy aveva solo 16 anni quando il suo mondo è crollato». Questo è stato otto anni fa. Da allora Ulrike Purrer ha fatto molti passi insieme a Neisy Tenorio e ai giovani del Centro Afro. Oggi Neisy è un'assistente sociale ed è uno dei tre membri del comitato di gestione del Centro Afro. Con molta creatività, umanità e grande chiarezza si assume sempre più responsabilità.
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Neisy spiega perché il Centro Afro è così importante per lei e gli altri giovani di Tumaco.
Come una seconda casa
Il Centro Afro è una semplice sala che oggi funge da scuola di ballo, arena del circo, biblioteca, sala riunioni, sala giochi e molto altro ancora; nel tempo è diventato una seconda casa per molti bambini e giovani.
Qui ogni idea è benvenuta, ogni tentativo è prezioso, ogni fallimento è permesso. Qui le porte sono sempre aperte, anche o soprattutto quando altre strutture rimangono chiuse per motivi di sicurezza. Tuttavia, la convivenza pacifica non è ancora una cosa scontata al Centro Afro, troppa violenza è onnipresente nelle strade, a scuola, nelle famiglie stesse.
Grazie per sostenere il prezioso lavoro dei nostri cooperanti sul posto, affinché giovani come Neisy Tenorio abbiano la possibilità di un futuro indipendente.
Insieme per un futuro migliore
La cooperante di Comundo Ulrike Purrer sostiene i giovani nel rafforzare la loro autostima e il senso di comunità, attraverso attività artistiche e creative. Il lavoro portato avanti dal Centro Afro permette di passare da una situazione di violenza quotidiana alla speranza di un futuro migliore:
«La pratica coerente della risoluzione non violenta dei conflitti mi riporta sempre ai miei limiti educativi e umani. Ma i momenti di successo sempre più frequenti compensano tutti gli sforzi».
Ricordo, per esempio, di aver avuto la pelle d'oca quando i nostri ragazzi del circo e del gruppo Hip-Hop si sono esibiti in una zona di transizione degli ex guerriglieri delle FARC, in un colorato ma chiaro richiamo alla non violenza. Questo spettacolo di un quarto d'ora era il risultato di anni di lavoro, ed era molto più di una sequenza coerente di prove e workshop. Era il frutto di una vita quotidiana condivisa con tutte le paure e le speranze comuni, le ferite e le iniziative, le lacrime e le gioie.
Tra i giovani presenti quel giorno, alcuni avevano abbandonato la scuola da anni e avevano già un piede in un gruppo armato. Grazie al Centro Afro, sono però riusciti a diplomarsi.
Altri hanno anche ricevuto borse di studio per l'università. Due di loro, che fin dall'inizio hanno frequenato il Centro Afro, si sono recentemente laureati in batteriologia e pedagogia all’università di Bogotà e hanno poi trovato lavoro a Tumaco.
Neisy come rappresentante in Vaticano
Infine, ricordo con affetto una chiamata della conferenza episcopale di Bogotá. Grazie al suo eccezionale impegno nella pastorale giovanile, Neisy Tenorio era stata scelta per essere inviata in Vaticano come rappresentante della Colombia per il pre-sinodogiovanile. A questo grande viaggio, che si è svolto nel marzo del 2018, tutto il Centro Afro ha partecipato con un certo orgoglio.
«Mi riempie di grande gioia vedere ciò che Neisy e molti altri giovani del Centro Afro hanno realizzato. Si sono liberati dal ruolo di vittime e sono diventati protagonisti che oggi rappresentano una nuova generazione con un futuro promettente».