Promuovere una cultura della riconciliazione

La violenza, in Colombia come nel resto del mondo, ha cause sia tangibili che intangibili. A livello oggettivo, questioni come la disoccupazione, l'accesso all'istruzione, le disuguaglianze territoriali e la mancanza di giustizia per le vittime sono alla base di molti atti di violenza. Per la Fundación para la Reconciliación, è essenziale affrontare anche le cause soggettive, come la rabbia, l'odio e il desiderio di vendetta, che alimentano e prolungano molte forme di violenza.  

Fondata nel 2001, la Fundación para la Reconciliación aiuta bambine, bambini, adolescenti e comunità vittime di violenza ad affrontare i conflitti in modo non violento, per favorire la convivenza pacifica. Nel 2003 ha creato le Scuole del Perdono e della Riconciliazione (ESPERE), un programma di 12 sessioni che aiuta a guarire le ferite, a rafforzare i legami sociali e a promuovere la pace, formando i partecipanti a trasmettere questi metodi ad altri. 

Pablo Rebetez lavora per migliorare la qualità del monitoraggio e della valutazione delle attività e dei progetti realizzati dalle nostre organizzazioni partner. Valuta le conoscenze dell'équipe, organizza formazione e workshop pratici per migliorare l'uso di questi strumenti di monitoraggio. Analizza inoltre i metodi attuali per suggerire miglioramenti adeguati alle attività della Fondazione. Infine, incoraggia gli scambi con altre organizzazioni per arricchire le pratiche, in particolare nei progetti di perdono e riconciliazione. 

In Colombia, il contributo di Comundo allo sviluppo sostenibile è strettamente legato al suo lavoro di costruzione della pace. Le linee tematiche del programma si basano su una prospettiva di pace sostenibile, come mezzo e fine per la promozione dei diritti territoriali e ambientali. Più specificamente, Comundo utilizza un approccio di genere per sostenere lo sviluppo di capacità per la gestione pacifica dei conflitti socio-ambientali e territoriali, lavorando al contempo per prevenire il reclutamento forzato di bambine, bambini e giovani da parte dei gruppi armati. Infine, lavoriamo anche con le vittime dei conflitti per rafforzare la giustizia e la resilienza.