Una giornata da cooperante sulla costa keniana
Cosa significa per una project manager svizzera vivere e lavorare come cooperante in Kenya? Com’è strutturata la giornata? Come ci si sposta? Cosa si mangia? Diana Ombelli ci racconta il suo quotidiano a sostegno del North Coast Medical Training College (NCMTC) a Kilifi, senza dimenticare il legame con il Ticino.
Ore 05:35 - Prima del sorgere del sole
Diana! Ecco di nuovo quella rompiscatole di una sveglia per iniziare la settimana lavorativa. Fuori è ancora buio. Sento il rumore del mare e del fogliame degli alberi in prossimità della mia finestra. Prendo il tappetino da yoga e scelgo una pratica di equilibrio per affinare la mia concentrazione. Lo yoga mattutino mi accompagna da diversi anni come rituale che mi aiuta a focalizzarmi sulla giornata che sto per affrontare. La differenza è che ora lo faccio davanti alla mia finestra che si affaccia sull’oceano!
Ore 6:30 – Prime luci dell’alba
Quando riemergo dalla stanza da bagno, scorgo già i primi raggi di sole dalla finestra.
Qui in Kenya il lunedì è giornata di abbigliamento “smart chic”. Per andare al lavoro al North Coast Medical Training College, dove svolgo la mia attività per Comundo, oggi ho optato per i pantaloni a zampa d’elefante. Il mio collega Dominic Kalume mi ha procurato la stoffa a Malindi. I pantaloni sono stati poi confezionati dalla mia collega Stella Luonga, project manager tanzaniana, responsabile del progetto di Comundo relativo alla salute delle persone anziane in alcune comunità in prossimità del College
Nel video ho intervistato Stella Luonga chiedendole di presentare il progetto.
Ore 07:00-08:00 – In viaggio verso il North Coast Medical Training College
Faccio una colazione a base di frutta, jogurt e müesli croccante fatto in casa, ascoltando “Parzialmente Scremato”, il programma del mattino su Rete Tre. Questa mattina va in onda “Radio Conga”, dei Negrita, che ha un’introduzione in Swahili. Sorrido: quante connessioni si possono trovare tra la vita in Ticino e quella in Kenya! Grazie ad internet posso rimanere aggiornata su quanto succede in Ticino, praticamente in tempo reale. È importante per me mantenere aperto il dialogo con casa mia: anche se moltissime cose della mia quotidianità sono state stravolte, altre restano, così come resta la mia identità di ticinese. Scendo in cortile dove mi attende Martin Ouma, il mio autista di fiducia che tutte le mattine in moto mi porta alla fermata dell’autobus del North Coast Medical Training College. Dopo un primo tratto di strada asfaltata, il bus inizia un percorso più adatto ad un rally nella savana. L’autista Mzee Felix Baya è abile nell’evitare buche e pozzanghere e gli scossoni non mancano. Sono ormai le 8 passate, quando entro nell’ala amministrativa del College per lasciare la mia firma nel registro delle presenze.
Ore 08:00-10:00 – Prima riunione sulla sicurezza informatica
Arrivata in ufficio, accendo il portatile, controllo le mail e verifico se c’è qualche attività in agenda. Il lunedì mi trovo con i colleghi del dipartimento di informatica, Sheila Amwoma ed Eric Kilelu, per le questioni di sicurezza informatica. Oltre alla confidenzialità dei dati personali, è necessario anche avere procedure per proteggere gli applicativi da intrusioni non autorizzate e assicurare il normale svolgimento delle attività didattiche in presenza e online. In questo mi aiuta molto la mia esperienza professionale precedente.
Ore 10:00-13:00 – Valutazione dei progetti in corso
Ho una riunione con Bernand Mosongo, la mia controparte al North Coast Medical Training College, per discutere sui progressi del mio progetto. Sostanzialmente ci sono due obiettivi a lungo termine: aumentare il numero di studenti che si diplomano grazie all’e-learning e incrementare il numero di docenti in grado di condurre sessioni di insegnamento combinato (in presenza e online). È necessario migliorare e aumentare l’offerta di corsi online per permettere al numero sempre crescente di studenti di beneficiare di lezioni di qualità, che non sarebbero possibili con classi troppo numerose. Nel semestre appena cominciato il numero di iscritti ai corsi di base è più che raddoppiato, passando da 120 a 250! Una ragione in più per accelerare la transizione all’insegnamento combinato.
Il dispositivo digitale più diffuso è il telefonino. Nella foto una classe che sta esplorando l’uso di libri online.
Ore 13:00-14:00 – Pranzo keniano
A pranzo mangio di solito alla mensa. Di lunedì c’è riso in bianco, carne di manzo e cavolo. A volte mi porto un frutto per chiudere il pasto. Di martedì ci sono i chapati e di mercoledì il piatto nazionale: ugali, la polenta bianca, da mangiare rigorosamente con le mani. La maggior parte dei kenioti mangiano ugali almeno una volta al giorno. Viene consumato facendone palline con il palmo delle mani e intinto nei contorni (carne, verdure). Nella foto ugali con sukuma wiki, una verdura simile agli spinaci.
Ore 14:00-17:00 – Tutorial e seminari ad hoc
Nella mia attività di formatrice, ho notato che c’è interesse per gli strumenti digitali. A volte le attività di gruppo possono però essere difficili da organizzare, dato che i docenti sono spesso occupati dalle loro mansioni ordinarie. Talvolta organizzo sessioni ad hoc quando si presenta un caso concreto per l’applicazione di qualcosa di nuovo.
Questo pomeriggio mi incontro con Sophia Omar, una Alumni del College, che ora vi lavora come mentor ed è membro del team di e-learning. È interessata ad alcune applicazioni utili per le lezioni online. Le mostro come usare PowerPoint per registrare dei tutorial e le chiedo di creare un quiz usando Kahoot!.
Ore 17:00-22:00 – Rientro e relax meritato
Il bus mi riporta a Mtwapa dove mi fermo ad una bancarella per acquistare frutta e verdura freschi. Per questi alimenti, preferisco sostenere i piccoli commercianti al posto dei supermercati. Per cena cucino solitamente i piatti che prediligo, integrando i prodotti locali. Stasera mi farò il classico piatto di spaghetti al pomodoro e dell’insalata di cetrioli con una feta prodotta in Kenya. Dopo cena, faccio un giro sui social, mi butto sotto la doccia e concludo la giornata con un po’ di lettura.
Vuoi continuare a rimanere aggiornato/a sulle attualità?
Vuoi scoprire di più sui progetti in cui i cooperanti stanno lavorando nel sud del mondo? O semplicemente rimanere aggiornato/a sulle posizioni aperte e opportunità di interscambio?
Iscriviti ora alla newsletter di Comundo senza impegno!
«Io faccio la mia parte, e tu?»
«Mi impegno perché una migliore educazione sanitaria per i giovani andrà a beneficio di una migliore assistenza sanitaria in tutto il paese in futuro.»
Diana Ombelli, Project Manager
E ora la palla passa a te!
Interessato/a ad un interscambio all’estero?
Preferisci contribuire da casa?
Di Diana Ombelli | 12 ottobre 2021 | Kenya
0 Commenti
Facci sapere cosa ne pensi !