Superare la paura collaborando
Le conseguenze della pandemia da Coronavirus a Cali (Colombia) sono state tremende: povertà, disoccupazione e violenza sono aumentate durante il confinamento. La cooperante di Comundo Alicia Tellez ci racconta come, nonostante tutto, si è riusciti a fare qualcosa per gli abitanti del quartiere di Aguablanca.
Il Coronavirus e il confinamento hanno colpito molto duramente la popolazione con cui lavora FORCULVIDA, l’organizzazione partner che sostengo dal 2016. La disoccupazione ha ridotto le persone in una situazione di povertà ancora più grave e la violenza intra familiare è aumentata a causa del confinamento, che ha costretto famiglie numerose a convivere in spazi ristretti.
Anche FORCULVIDA ha dovuto affrontare gli stessi problemi del resto della popolazione colombiana. Inoltre, a livello di rafforzamento socio-culturale, la pandemia e confinamento durato sei mesi ci hanno letteralmente bloccati: il lavoro di FORCULVIDA è di tipo comunitario, fatto di incontri e di contatti sociali. Ma col Coronavirus da un giorno all’altro i nostri leader hanno dovuto chiudersi in casa!
Le difficoltà di anziani e bambini
Maria Ligia Castillo ha 51 anni e da tempo conosce FORCULVIDA: i suoi nipoti frequentano le attività artistiche e lei stessa è responsabile di un gruppo di adulti. Il confinamento è duro per tutti loro: “Mio marito non sta lavorando e abbiamo dovuto tirare la cinghia e cercare di avere altre entrate”. Doña Ligia si occupa anche dei suoi nipoti: nel 2013 suo figlio di appena 21 anni è stato ucciso dalla polizia, che lo aveva confuso con un delinquente: “I bambini non stanno andando a scuola, devono stare sempre in casa. Bisogna seguirli, partecipare alle riunioni, vedere che internet funzioni… un vero caos per me!”.
La situazione è difficile anche per molti anziani: “Mi preoccupo per loro. Hanno bisogno di maggior sostegno, perché alcuni sono proprio soli: non ricevono aiuti dal governo e a volte non hanno nemmeno il sostegno dei familiari. Dovrebbero uscire per guadagnarsi da vivere, ma in questo momento gli anziani non trovano lavoro da nessuna parte!”.
Grazie della donazione!
«L’apporto della cooperante di Comundo Alicia Tellez a FORCULVIDA è importantissimo. Sostenendo il suo interscambio contribuite a creare cittadini consapevoli per promuovere la pace in un contesto estremamente violento.»
Combattere la paura incontrandosi
Siccome tuttora ai minorenni è ancora proibito incontrarsi, a meno di affrontare un lungo e caro processo di certificazione con il governo, con FORLCULVIDA ci siamo concentrati sugli adulti: con un gruppo di donne ci incontriamo la mattina presto e andiamo in un parco, il parco “Pizamos”, che in altri momenti della giornata è molto pericoloso. Sappiamo però che i delinquenti non si svegliano molto presto e che restando unite siamo al sicuro. Abbiamo guadagnato così uno spazio sicuro per l’incontro, lo scambio, la condivisione.
L’obiettivo principale è proprio rompere l’isolamento e tessere una rete sociale che possa unire queste donne ed essere loro di sostegno durante questo lungo periodo della pandemia. In un secondo tempo ci piacerebbe fare del lavoro teatrale con loro, per lavorare sulla memoria e rielaborare quanto hanno vissuto.
Per me la resilienza e la forza di volontà di tutti i miei colleghi che hanno continuato a crederci nonostante tutto, sono stati una grande lezione: in mezzo a tutte le difficoltà, FORCULVIDA ha continuato a tendere la mano agli abitanti di Aguablanca.
Promuovere la pace attraverso l’arte
Il mio lavoro a sostegno di FORCULVIDA si inserisce in un contesto estremamente violento e il suo scopo è promuovere la pace attraverso l’arte. Lavorando sul rispetto del proprio corpo, sulla disciplina necessaria per creare degli spettacoli circensi, sulle potenzialità dell’autoaiuto, speriamo di creare consapevolezza sul tema dei diritti umani, di promuovere un’attitudine positiva verso la comunità, affinché i nostri beneficiari diventino protagonisti del proprio destino.
Marta Lucia Garcia Parra, fondatrice di FORCULVIDA, spiega l’importanza della collaborazione che si è instaurata negli anni: “L’apporto di Alicia è stato fondamentale per creare uno spazio di resilienza nelle nostre attività: attraverso la drammaterapia bambini, giovani e adulti possono “buttar fuori” quello che di solito si “tiene dentro”. E questo permette la guarigione”.
Di Alicia Aurora Tellez | 9 marzo 2021 | Colombia
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