Cuore e competenze, per un mondo più giusto
Nel nuovo anno, sette cooperanti sono pronti a partire per rafforzare il nostro impegno in Africa e in America Latina. Lì li attendono grandi sfide e ricche esperienze, in collaborazione con la popolazione locale: come migliorare le prospettive professionali dei giovani, proteggere i bambini dalla violenza o salvaguardare i mezzi di sussistenza.
Marco Andreoli, geografo di Bellinzona (TI)
Il suo progetto in Perù: sensibilizzazione ambientale nelle scuole
«Mancanza di istruzione, gravi problemi ambientali e malattie vanno spesso di pari passo. Essendo un geografo di formazione, conosco bene queste connessioni. Per questo motivo è molto importante per me sostenere la provincia di Quispicanchis con le mie competenze: grazie a un innovativo progetto di serra scolastica, possiamo combattere la fame. L’obiettivo è aiutare il corpo insegnante di 23 scuole, le bambine e i bambini e le loro famiglie a comprendere e proteggere l'ambiente, da cui traggono la base per il loro sostentamento. Perché partire? Lo spiego nel video qui sotto».
Lisa Marchesi, educatrice sociale di Avegno (TI)
Il suo progetto in Nicaragua: valorizzare le conoscenze degli anziani
«In Nicaragua, le persone anziane sono una fascia particolarmente vulnerabile della popolazione: spesso non hanno diritto a una pensione e si ritrovano con nipoti da mantenere, in zone remote e senza alcun sostegno specifico. La mia formazione di educatrice sociale mi permette di analizzare la loro situazione specifica, di valutare gli sforzi intrapresi da UNAG e dalle altre organizzazioni partner di Comundo, e quindi di sviluppare proposte che coinvolgano maggiormente le persone anziane e tengano conto delle loro esigenze. Perché partire? Lo spiego nel video qui sotto».
Tullio Togni, antropologo sociale di Cadro (TI)
Il suo progetto in Colombia: gli indigeni affermano i loro diritti
«In Colombia, nel dipartimento di Cauca, costantemente colpito da conflitti armati e ambito per le sue risorse naturali da numerosi gruppi armati e interessi economici, è necessario sviluppare strategie per rafforzare l'esercizio dei diritti umani delle comunità indigene. Sono vulnerabili ai progetti agroindustriali ed estrattivi su larga scala, alle disuguaglianze socio-economiche, alla discriminazione e all'emarginazione. Il CRIC, Consejo Regional Indígena del Cauca, lavora da oltre 50 anni per il riconoscimento dei loro diritti e la difesa dei loro territori. Tullio Togni, ticinese, è laureato in antropologia sociale e sta contribuendo alla creazione e all'implementazione di un osservatorio dei diritti umani che fornisca un supporto più efficace a 11 popolazioni indigene».
Monika Keller, educatrice sociale Buchrain (LU)
Il suo progetto in Kenya: proteggere attivamente i bambini dalla violenza
«La metà delle bambine e dei bambini in Kenya è vittima di violenza o abbandono. Questa violenza ha un impatto molto negativo sulla loro salute fisica e mentale e danneggia le loro possibilità per il futuro e la loro istruzione. Make Me Smile Kenya (MMS-K) offre a giovani particolarmente vulnerabili l'accesso all'istruzione, alla formazione professionale, ai servizi sanitari e ad attività ricreative sicure. Sostengo MMS-K nel sensibilizzare bambine e bambini sui loro diritti, nel formare i servizi pubblici e privati e il corpo insegnante sulle questioni relative alla protezione dell'infanzia e nel garantire una collaborazione più efficace tra tutte le parti coinvolte. In questo modo, bambine e bambini vittime di violenza vengono identificati meglio e ricevono il sostegno a cui hanno diritto. Perché partire? Lo spiego nel video qui sotto».
Paul Knoblauch, formatore ed ex direttore scolastico di Aarau (AG)
Il suo progetto in Namibia: promuovere la formazione professionale
«In Namibia, quasi il 40% delle e degli studenti ripete l'ultimo anno di scuola, nonostante l'elevato livello di spesa governativa per l'istruzione. Anche il tasso di disoccupazione giovanile è terribilmente alto. Con la mia esperienza decennale di dirigente scolastico e di formatore professionale, spero di poter contribuire attivamente allo sviluppo di un programma di istruzione pre-professionale e di una migliore rete con le imprese economiche, per offrire migliori prospettive professionali alle e ai giovani delle zone più povere della Namibia. Perché partire? Lo spiego nel video qui sotto».
Bastian Moulin, specialista in diritto internazionale di Vollèges (VS)
Il suo progetto in Colombia: proteggere l'ambiente e i diritti umani
«In Colombia, le risorse naturali del dipartimento di Meta, porta d'accesso all'Amazzonia colombiana, sono oggetto di grande interesse. Lo sviluppo di grandi progetti minerari, energetici e agricoli minaccia i santuari selvatici e mette in pericolo le popolazioni locali, spesso impotenti. Bastian Moulin è coinvolto nella Pastorale sociale della diocesi di Granada, una delle poche entità che hanno saputo mantenere stretti legami di fiducia con la popolazione civile e gli attori del conflitto durante i decenni di violenza, e sostiene un progetto di protezione ambientale che coinvolge i giovani, l'Observatorio regional ambiental (ORA), incentrato sui diritti umani e sullo sviluppo di una cultura di pace. Perché partire? Lo spiego nel video qui sotto».
Anna Scott, specialista in educazione inclusiva di Laufen (BL)
Il suo progetto in Namibia: un migliore sostegno individuale per i bambini
«Se un bambino o una bambina in Svizzera ha una disabilità, ci sono diverse offerte o istituzioni specializzate e molto know-how per sostenerne lo sviluppo nel miglior modo possibile. Non è questo il caso della Namibia. Oggi bambine e bambini con disabilità sono fortemente emarginati. Questo comporta l'assenza di scolarizzazione e la discriminazione a vita. Grazie alla mia esperienza pluriennale nel campo dell'educazione inclusiva, posso cambiare questa situazione. Per questo motivo lavoro nel nord della Namibia, una regione fortemente colpita dalla povertà. Perché partire? Lo spiego nel video qui sotto».
Scopra cosa facciamo
Comundo si impegna a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (OSS dell'Agenda 2030).